È semplicemente una conseguenza della biologia umana.
Le crisi perpetuano la paura, che comportamentalmente è come spegnere un fuoco con la benzina. Come discusso in La biologia del credo, ci sono tre conseguenze di una risposta di protezione. Di fronte alla paura, spegniamo i sistemi che mantengono il corpo e contemporaneamente inibiamo il sistema immunitario. Semplicemente, la paura cronica porta alla malattia e alla morte. Infatti, fino al 90% delle visite mediche sono causate direttamente dallo stress.
Altrettanto importante, la chimica della paura spegne il pensiero cosciente creativo mentre il sistema nervoso si adatta ai programmi più veloci e reattivi della mente subconscia. Di fronte alla paura, invece di cercare soluzioni creative, assumiamo automaticamente una postura "al riparo" mentre aspettiamo il segnale di "tutto libero". Segno che tutto è tornato alla normalità.
Tuttavia, cosa accadrebbe se le cose non "tornassero alla normalità?" Ci sono due scenari fondamentali: rimaniamo protratti nella nostra postura protettiva... e moriamo. O, meglio, usciamo dalla paura e, usando la nostra coscienza creativa, manifestiamo una nuova civiltà riscrivendo le nostre convinzioni culturali.